
Louisiana Museum ovvero l’arte di rendere fruibile l’arte
Il museo è un luogo che ha un solo scopo: permettere alle persone di avvicinarsi all’arte nel modo più intuitivo e scevro da difficoltà. Facile a dirsi, quasi impossibile a farsi. Nella mia vita ho visitato tantissimi musei, alcuni sono stati faticosi -come al Cairo-, altri più easy, come a Dubrovnik. Ma il Lousiana Museum rimarrà per sempre nel mio cuore per la sua bellezza di forma e contenuto.
Innanzitutto, il nome non c’entra nulla con lo stato americano. Nel 1958 Knud W. Jensen realizza che alla Danimarca mancava un museo di arte contemporanea dedicata al suo popolo, e decise di acquistare una villa e un piccolo appezzamento. Siccome Jensen aveva avuto 3 mogli, tutte dal nome Louise, la villa si chiamò Louisiana. Gli architetti Vilhelm Wohlert e Jørgen Bo fecero il resto, per donare ai danesi un museo degno di ospitare l’arte della loro patria.
Nei decenni il Louisiana si è arricchito di numerose opere d’arte, anche di artisti fuori dai confini della Danimarca, e il giardino che circonda gli edifici è un museo a cielo aperto, con installazioni di Joan Mirò, Henry Moore, Jean Arp, Alexander Calder, Max Ernst, Henri Laurens ed Henry Heerup. Il parco ha, inoltre, una vista sul mare davvero poetica.
Cosa vedere al Louisiana Museum?
Self Passage, George Trakas
Tra il 1986 e il 1988 Trakas costruisce un percorso per 1 sola persona alla volta, che da uno dei padiglioni arriva ad una piattaforma di legno sul mare. Si tratta di un’installazione site-specific, che permette all’essere umano di riflettere sull’ambiente circostante e sulle decisioni che siamo chiamati a prendere senza l’utilizzo della tecnologia.
Bourgeois X Giacometti
Due artisti che per tutta la vita hanno riflettuto sul rapporto tra corpo e psiche, dialogano in una suggestiva stanza che affaccia sul bosco. La scultura di Bourgeois si chiama “Spider Couple” e sembra quasi guardare verso quella di Giacometti, “Walking man”. L’intero spazio espositivo è pieno di luce e pensato per creare vuoti e pieni di volume. Fino al 19/01/2025.
Gleaming Lights of the Souls, Yayoi Kusama
In una stanza di 4 x 4 metri, la celebratissima Yayoi Kusama ricrea un universo di luci pulsanti e colori vibranti. Un’esperienza completamente immersiva, la stanza è ricoperta di specchi che riflettono all’infinito l’universo visionario dell’artista.

Il parco
Una passeggiata nel Parco è una parte essenziale dell’esperienza nel Louisiana durante tutto l’anno. Erba verdissima, viste panoramiche su un mare freddo, ma soprattutto la possibilità di osservare come gli edifici antichi e le sculture moderne si fondono con il paesaggio. Prendete un caffè e un dolcetto al caffè e sedetevi sul prato come veri danesi.
Per arrivare:
Da Copenaghen ci sono diversi treni diretti ogni ora per la stazione di Humlebæk (circa 40 minuti di viaggio). Il museo è a pochi passi dalla stazione.
Se affittate una macchina, aggiungete anche la visita al castello di Elsinore, che ispirò a Shakespeare la location per Amleto.
Micaela Paciotti