“PEGGY KLEIBER: tutti i giorni della vita”, il bellissimo destino delle foto di famiglia

“PEGGY KLEIBER: tutti i giorni della vita”, il bellissimo destino delle foto di famiglia

Una cosa che amavo da ragazzina era stare sul divano con mia mamma. Lei prendeva uno dei tanti album di fotografie della mia famiglia e lo sfogliavamo insieme. Dentro c’era di tutto: matrimoni anni ’70 con le parrucche delle donne e i pantaloni a zampa dei miei zii, una piccolissima me allo zoo mentre do da mangiare agli animali, le istantanee di serate al mare tra angurie e ciliegie, i brindisi di Natale, mio fratello in piedi sulla sedia che recita la poesia. Negli anni, generazione dopo generazione, le foto di famiglia si accumulano, si perdono, e con esse si perde la memoria delle nostre radici. Soprattutto, il ricambio generazionale rende difficile ricordarsi i legami di parentela e i nomi dei protagonisti delle vecchie foto.

Da grande, mi ritrovo la cantina invasa di scatoloni di diapositive, foto, negativi, album. Molte delle persone ritratte non so chi siano e tra poco non ci sarà più nessuno a cui chiederlo. Mi sono spesso chiesta: che fine fa la memoria di una famiglia, quando non c’è più nessuno a ricordarla? C’è un modo per raccontare con le immagini una, due, tre, mille vite di tutti i nostri cari, degli amici immortalati nelle foto di un’estate, delle nostre infanzie dai sorrisi sghembi e vestiti improponibili?

Ma soprattutto: c’è qualcuno a cui ancora importa?

Già dieci anni fa Vinton Cerf, uno dei padri fondatori di Internet, diede un consiglio prezioso: se c’è una foto che per noi rappresenta un tesoro, stampiamola; non affidiamoci soltanto alla memorizzazione digitale. Perché tra qualche decennio i bit decadranno, spariranno le tecnologie per leggerli e magari sarà più accessibile leggere un manoscritto medioevale che scaricare foto da un cloud.

La nuova generazione, dicevamo, dovrebbe essere il Caronte della memoria familiare, ma questo ruolo è difficile e non a tutti piace. Ci vuole dedizione, pazienza, memoria, voglia di ascoltare i mille racconti e ricreare una mappa di nomi, luoghi, famiglie, eventi, spostamenti, migrazioni. Un lavoro antropologico in piccolo.

Peggy Kleiber e il suo macrocosmo familiare in mostra

Peggy Kleiber mostra Roma foto

Peggy Kleiber è una fotografa svizzera, nel suo percorso artistico ci sono dei filoni tematici facilmente riconoscibili tra cui le foto di famiglia e i viaggi in Italia.

Il percorso espositivo “PEGGY KLEIBER. Tutti i giorni della vita (fotografie 1959-1992)” intende valorizzare un archivio ricco e articolato, finora sconosciuto al grande pubblico, che comprende più di 15.000 fotografie ritrovate in due valigie. Un grande lavoro di digitalizzazione e di paziente riorganizzazione tematica ha permesso un allestimento molto intenso e toccante.
Peggy Kleiber aveva allestito nella sua abitazione una piccola camera oscura e un laboratorio di sviluppo e stampa in proprio. Assieme ai negativi, l’archivio custodisce infatti numerose riproduzioni e stampe vintage originali, sia di foto di famiglia (scattate in Svizzera e altrove), sia dei numerosi viaggi in Italia e all’estero. Spesso le pellicole, quasi tutte in bianco e nero, venivano “tirate fino alla fine”, tanto che alcune immagini giungono a noi come frammenti strappati di un tempo ritrovato.
Accanto al materiale fotografico e grazie al contributo fondamentale dei parenti di Peggy Kleiber, sono state rinvenute anche lettere, appunti, diari e album, oltre a pellicole Super 8 e 16mm con rari film di famiglia. Filmati spesso girati dal padre di Peggy, che trasmise alla figlia, fin dalla più tenera età, la passione per la fotografia.
Peggy Kleiber si muove invisibile in un mondo che le appartiene, fatto di persone e situazioni a lei conosciute, diventando così il trait d’union della sua famiglia e riuscendo, con il suo sguardo profondo, a connettersi empaticamente con ogni membro di essa. Per anni ha documentato, con la sua inseparabile Leica, i riti collettivi: matrimoni, feste, nascite, ricorrenze e momenti di vita in comune. Arrivando così a cogliere emozioni profonde tra i gesti sottili, negli sguardi di intesa, nella quotidianità, apparentemente ordinaria, in cui è descritta tutta la ricchezza e la complessità dei legami di famiglia.

Peggy Kleiber mostra Roma negativi

Ricchezza e complessità che si ergono a paradigma universale. I nipotini di Peggy ritratti di profilo sono i nipoti di ogni famiglia, un gesto della nonna di Peggy, immortalato per sempre, ci fa ricordare le nostre nonne e il calore delle loro carezze. Guardare le foto di famiglia di questa grande fotografa ci permette di aprire un canale della memoria potente e tenero, di avviare riflessioni sulla vita e sulla morte, e su cosa vogliamo fare del tempo tra le due.

Museo di Roma in Trastevere, fino al 15 ottobre 2023
Dal martedì alla domenica ore 10.00-20.00

Nello stesso Museo, potete vedere anche la mostra di Philippe Halsman!

Micaela Paciotti

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