
“Indagini”: tutti pazzi per il podcast di Stefano Nazzi
Indagini è il podcast crime più popolare in Italia secondo Spotify. Se visualizzate la classifica generale dei podcast più ascoltati è al terzo posto (viene dopo Brodo di Spotify Studios e Il Mondo di Internazionale).
Ideato e scritto per Il Post da Stefano Nazzi, giornalista che si occupa da molti anni di raccontare la cronaca nera italiana, Indagini esce con una nuova puntata sulle principali piattaforme ogni primo giorno del mese (la primissima puntata è stata pubblicata il primo Aprile 2022).
Nel corso di questo primo anno di vita Indagini ha indubbiamente conquistato il pubblico, tanto da diventare un cult, con conseguente produzione di meme che hanno Stefano Nazzi come protagonista.
Perché Indagini è così popolare?
L’obiettivo di questo podcast, come lo stesso Nazzi sottolinea nella presentazione di puntata, è rendere pubblico quello che è successo dopo alcuni dei più noti casi di cronaca nera italiana.
Infatti quello che spesso succede nel trattamento dei delitti da parte dei media è che i particolari delle indagini rimangano nell’ombra mentre l’accento viene spostato sull’aspetto emotivo. Gli spettatori, di conseguenza, acquisiscono una conoscenza limitata e superficiale della vicenda.
Stefano Nazzi, invece, come mi ha raccontato in un’intervista, cerca di eliminare l’aspetto morbosamente emotivo dei casi.
A me non interessa andare a cercare il vicino di casa che ti dice qualcosa che magari non è attinente. Io racconto passo dopo passo come si sono svolte le indagini e come si è arrivati a determinate conclusioni senza “l’intervista”. Io metto lì tutti gli elementi e poi ognuno si fa la sua idea.
Stefano Nazzi – intervista
Indagini è un podcast d’inchiesta che ripercorre delitti consumati nel passato, analizzando il processo di ricerca della verità giudiziaria e raccontandolo in maniera esaustiva, credibile e affidabile. Stefano Nazzi riesce a rendere comprensibili allo spettatore medio tecniche e tecnicismi investigativi nonché complicate nozioni di diritto penale.
Una programmazione vincente
Il giornalista mi ha raccontato che Indagini richiede un “lavoro micidiale” di ricerca, analisi, verifica e scrittura. Questa è la motivazione principale per cui le puntate escono “ogni primo del mese” con una cadenza quindi mensile.
Ma questo tempo che passa tra una puntata e l’altra non fa altro che aumentare l’hype tra gli ascoltatori. L’attesa genera curiosità, che a sua volta genera un pensiero quasi ossessivo.
Di quale caso ci parlerà Stefano Nazzi il prossimo mese? A nessuno è dato saperlo se non al solo Stefano Nazzi, che, qualche giorno prima dell’uscita della nuova puntata stuzzica i fan con reel carichi di indizi più o meno incomprensibili su Instagram.
Le puntate
Gli episodi al momento disponibili sono:
- Garlasco, 13 Agosto 2007;
- Erba, 11 Dicembre 2006;
- Potenza, 12 Settembre 1993;
- Avetrana 26 Agosto 2010;
- Lombardia 1998-2004;
- Veneto e Friuli Venezia Giulia 1994-2006;
- Cogne 30 gennaio 2002;
- Ladispoli 17 maggio 2015;
- Brembate di Sopra 26 novembre 2010;
- Parma 4 agosto 1989;
- Roma 17 giugno 1983;
- Novi Ligure 21 febbraio 2001.
Ogni puntata è divisa in una prima e una seconda parta, ognuna delle quali ha una durata che si aggira tra i 40 e i 55 minuti.
L’ultimo episodio: Erika e Omar
Questa storia è quella di un delitto che ha segnato profondamente l’Italia negli ultimi anni. La vicenda parte il 21 febbraio 2001, quando una ragazza a piedi nudi, sporca di sangue, ferma dei passanti nel quartiere Lodolino, a Novi Ligure. Chiede aiuto dicendo che due uomini di nazionalità albanese sono entrati in casa e hanno ucciso sua madre e suo fratello minore. Lei invece sarebbe riuscita a scappare.
Il procuratore capo di Alessandria, che entrò nella casa dove erano avvenuti i due omicidi, si sentì male per la ferocia con cui erano stati commessi.
Ci furono proteste e fiaccolate contro i migranti.
Il 22 Febbraio i politici fanno a gara per rilasciare dichiarazioni. Marco Zacchera di Alleanza Nazionale dice: “Non si tratta di delinquenti che uccidono con un colpo di pistola realizzando una rapina, sono assassini sanguinari della peggior specie. Non pensino le istituzioni che i cittadini convinti quasi certamente a ragione che si tratta della solita banda di slavi storicamente e geneticamente avvezzi a tali efferatezza possano continuare a mantenere la calma aspettando l’intervento dello Stato.”
Indagini – “Novi Ligure 21 Febbraio 2001”
Alcuni giornali riportano le dichiarazioni dei vicini di casa dei De Nardo. Una donna dice: “Questo è il risultato del governo italiano. Ci ammazzano i ladri nelle nostre case e lo Stato dice che dobbiamo far entrare altri stranieri”
Poi, dopo due giorni, grazie all’intuizione di un carabiniere si scoprì che la storia era più semplice: Erika De Nardo,la ragazza che cercava aiuto sporca di sangue, era stata arrestata insieme al suo fidanzato, Mauro Favaro, che tutti chiamavano Omar.
Stefano Nazzi, come ci ha ormai abituati, ci racconta il delitto in maniera esaustiva e ci fornisce tutti gli elementi – comprese le registrazioni d’epoca tratte da telegiornali, interviste e intercettazioni – per poter ricostruire il contesto del delitto, le dinamiche tra i due giovanissimi assassini e i rapporti familiari.
L’unica domanda a cui non viene data risposta è: di quale caso ci parlerà il prossimo primo aprile, giorno dell’anniversario del podcast?
Valeria de Bari