Ariete, Amadeus e un Sanremo generazionale

Ariete, Amadeus e un Sanremo generazionale

Amadeus, direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo 2023, si appresta a fare per la quarta volta di fila gli onori di casa al Teatro Ariston.

Cosa dovremmo aspettarci da questa edizione del Festival della canzone italiana?

Sicuramente sarà un evento che, almeno su carta, potrà interessare un pubblico eterogeneo formato da persone di età molto diverse.

I big in gara, infatti, sono artisti che si rivolgono a generazioni differenti.

Pensiamo per esempio ad Articolo 31, Gianluca Grignani, Paola e Chiara, Giorgia. Sono cantanti che si sono affermati negli anni ’90 e che sono sostenuti, soprattutto, dai Millenial. Ed è subito Festivalbar, anche se non siamo all’Arena di Verona.

Non mancano gli artisti portavoce di generazioni precedenti alla generazione X come I cugini di campagna che in più di cinquant’anni di carriera non hanno mai partecipato a Sanremo ed esordiscono nel 2023 con una canzone dei La rappresentante di lista.

Non è un Sanremo (solo) per vecchi

Per intrattenere il pubblico dei più giovani, molto lontano dal target di Rai 1, Amadeus ha scelto tre artisti: Tananai, che lo scorso anno si è piazzato ultimo, al ventesimo posto, con Sesso occasionale, ha ottenuto un indiscutibile successo di pubblico nel corso dell’ultimo anno; Lazza (all’anagrafe Jacopo Lazzarini), è un milanese di 28 anni ed è uno dei rapper più seguiti in assoluto in Italia; Ariete, ovvero Arianna Del Giaccio, è una ragazza romana classe 2002.

Quest’anno, in un impeto di nostalgia per i miei venti anni, tiferò proprio per lei, Ariete, che ho già apprezzato dal vivo la scorsa estate in un live in cui potevo anagraficamente essere la zia di tutti gli altri spettatori (molti dei quali erano minorenni).

Chi è @iosonoariete?

Ariete è indubbiamente un’artista che si rivolge, prima di tutto, alla GenZ. Arianna si è imposta nel panorama della musica italiana nell’ultimo anno con la sua vena malinconica e la sua voce particolare. Nel 2022 è uscito infatti il suo primo album, intitolato Specchio pubblicato da Bomba Dischi e già certificato disco d’oro.

Questo album ha ottenuto ottime recensioni dalla critica, tanto da essere inserito tra i finalisti dei migliori dischi d’esordio del Premio Tenco. I singoli Castelli di lenzuola e il brano Cicatrici con Madame, sono entrambi certificati dischi d’oro, ma il mio brano preferito di Ariete su tutti è Mille guerre del 2021, in cui la cantautrice racconta una crush: è una storia tra due giovani che si cercano, si conquistano, si “fanno l’aria scontrosa”, a volte si fanno del male, ma si cercano reciprocamente una negli occhi dell’altra.

I più anziani riconosceranno la voce di Ariete nella colonna sonora della pubblicità di un famoso gelato col cuore di panna: L’ultima notte parla di un amore estivo che sta per finire, perché le vacanze sono terminate e bisogna rientrare a casa, a scuola e alla routine quotidiana.

A Sanremo Ariete presenta per la prima volta il brano Mare di guai una canzone scritta da lei stessa con la collaborazione di Edoardo D’Erme, alias Calcutta, che potrei definire “padre dell’indie italiano”.
La produzione è di Dardust, musicista, autore e producer multiplatino, volto noto a Sanremo. Pensate che nel 2021 ha prodotto ben cinque brani: La genesi del tuo colore di Irama, Voce di Madame, Amare de La Rappresentante di Lista, Glicine di Noemi e Quando trovo te di Francesco Renga.

Insomma le aspettative nei confronti di Ariete sono alte, altissime. Io l’ho inserita nella mia squadra del Fantasanremo e non vedo l’ora di ascoltare la sua canzone e guardare “Tutta tutta tutta” la sua esibizione.

Valeria de Bari

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